L'alimentazione degli uccelli

Gli animali provano dolore e ne subiscono le conseguenze, specie sul livello di benessere e qualità della loro vita e di quella dei loro proprietari. Questa presa di coscienza sta oggi cominciando ad affermarsi in maniera decisa.

L’alimentazione ha un ruolo di primaria importanza per mantenere in salute e garantire il benessere degli uccelli e deve essere specifica a seconda della tipologia di specie. Gli uccelli vengono comunemente divisi in base alle preferenze alimentari in: onnivori, granivori, insettivori, frugivori, nettarivori e carnivori quali i rapaci che si nutrono di pesci, rettili, anfibi, ecc. L’alimentazione oltre che specie-specifica deve essere bilanciata in funzione di fattori quali il macroambiente (temperatura, umidità, luce, ventilazione, ecc.) ed il microambiente (dimensioni, n° di soggetti e condizioni igieniche delle gabbie e/o voliere, ecc.) in cui vive l’animale, lo scopo per il quale è allevato (riproduzione, attività sportiva, partecipazione a mostre, canto, ecc.), il sesso, l’età, il periodo fisiologico, ecc. Un alimentazione è bilanciata quando soddisfa i fabbisogni di energia e di principi nutritivi dell’organismo dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo. I principi nutritivi che compongono gli alimenti sono le proteine, costituite dagli aminoacidi che rappresentano il prodotto finale della digestione delle proteine, i carboidrati, i grassi, le vitamine ed i sali minerali. I sali minerali, che adempiono a fondamentali funzioni fisiologiche, si dividono in due gruppi, i macroelementi i cui fabbisogni dell’organismo sono più elevati rispetto al secondo gruppo dei cosiddetti microelementi. I macroelementi sono: calcio, fosforo, potassio, sodio, cloro, zolfo e magnesio. I microelementi sono: ferro, rame, cobalto, manganese, zinco, iodio, fluoro, molibdeno e selenio. I fabbisogni nutrizionali,  e quindi la dieta ottimale di ogni uccello, variano a seconda del suo stato fisiologico. I fabbisogni in fase di riposo sono più bassi rispetto ai fabbisogni ad esempio di soggetti in riproduzione ed in crescita dal momento che l’energia di cui ha bisogno deve servire essenzialmente per mantenere le funzioni fisiologiche essenziali ed una modica attività. Tali fabbisogni  aumentano  in  periodi  quali  la  riproduzione, l’accrescimento,  la  muta e possono variare ogniqualvolta vi sia un aumento di attività, variazioni di temperatura, esposizione a situazioni stressanti. Nel periodo riproduttivo, che comprende la fase amorosa, la costruzione del nido, l’ovodeposizione, la cova, la schiusa delle uova e lo svezzamento dei piccoli, aumentano i fabbisogni alimentari della coppia, ed in particolar modo per la femmina per la produzione delle uova. In particolare, in questa fase aumentano i fabbisogni di proteine, e di aminoacidi solforati, grassi, vitamine e sali minerali quali il calcio necessario per la formazione del guscio delle uova, costituito principalmente da carbonato di calcio. Il livello del calcio deve sempre essere nel giusto rapporto con quello del fosforo. Assieme al calcio, il fosforo è un minerale estremamente importante nella formazione del tessuto osseo. Questi minerali per essere utilizzati necessitano di un corretto apporto di vitamina D3 con la dieta. Per un corretto sviluppo embrionale anche adeguati apporti di vitamina E, selenio, biotina, acido folico, zinco e manganese sono importanti. Durante l’accrescimento in tutti gli uccelli nei primi quattro giorni, ogni giorno il peso dei piccoli raddoppia,  si tratta dunque di soggetti particolarmente esigenti dal punto di vista dell’alimentazione, per cui i fabbisogni nutrizionali devono prevedere una alimentazione sana, completa, digeribile composta dai necessari aminoacidi essenziali, vitamine, sali minerali, probiotici e prebiotici che permetta ai piccoli un corretto accrescimento ed impiumamento. Un ulteriore richiesta di aminoacidi, in particolare aminoacidi solforati indispensabili alla sintesi di cheratina, avviene durante il periodo della muta che rappresenta per l’organismo degli animali un momento metabolicamente  molto impegnativo. Gli aminoacidi che compongono le proteine alimentari sono suddivisi in essenziali e non essenziali a seconda che possano o meno essere sintetizzati dall’organismo in quantità sufficienti a soddisfarne i fabbisogni. Gli aminoacidi essenziali, ossia gli aminoacidi che l’organismo non è in grado (o comunque non a sufficienza) di sintetizzare devono essere necessariamente assunti con la dieta. Fabbisogni nutrizionali incrementati sono presenti anche in quei soggetti che vengono periodicamente sottoposti ad attività sportiva come i colombi viaggiatori o a concorsi come ad esempio gli uccelli canori. Come per l’uomo, anche per i colombi viaggiatori l’attività sportiva richiede elevate prestazioni, che devono essere sostenute anche da una dieta corretta/bilanciata, con addestramenti e allenamenti programmati, con integrazioni vitaminico-minerali, probiotici, prebiotici. Fabbisogni aumentati si hanno anche negli uccelli da canto come canarini, indigeni europei (tordi, merli, cesene, fringuelli, cardellini, ecc.) con particolare attitudine a canti melodiosi e sottoposti a gare, per i quali è riconosciuto un grande sforzo fisico, e che necessitano, pertanto, di una alimentazione che deve essere particolarmente nutriente e specifica, per poter garantire le migliori prestazioni possibili.
Sebbene non sia considerata propriamente un elemento nutritivo, l’acqua è essenziale per la vita e la salute degli animali. L’acqua dovrebbe essere rinnovata giornalmente e gli abbeveratoi  puliti quotidianamente potendo essere facilmente contaminati da cibo e feci con possibile sviluppo di agenti patogeni. Il fabbisogno d’acqua nei vari uccelli è molto variabile ed il suo consumo varia in funzione di diversi fattori, quali temperatura, dieta (il consumo d’acqua sarà più basso ad esempio nelle diete ricche di frutta), età, stato di salute dell’animale, ecc.
Una corretta alimentazione, infine, non può prescindere dalla salubrità degli alimenti che arrivano “al becco” degli uccelli, che devono avere aspetto e odore caratteristici, essere freschi, non polverosi, esenti da contaminanti (es. tossine naturali quali micotossine, ecc.) e da alterazioni (es. irrancidimento dovuto all’ossidazione dei grassi, ecc.).
L’alimentazione degli uccelli deve, dunque, essere sana, specifica e bilanciata nei vari principi nutrizionali (proteine, grassi, fibre, amidi, ecc.), e deve apportare loro anche tutti i principi nutritivi essenziali (vitamine, sali minerali, probiotici e prebiotici) necessari per permettergli un buon sviluppo corporeo dalla loro nascita, passando per l’età adulta, riproduttiva e per poter garantire le migliori prestazioni possibili.
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