Lotta agli insetti volanti: ad ogni problema la sua soluzione

15, 16 e 17 marzo - Montichiari (BS)

Il piacere delle nostre giornate trascorse all’aria aperta, dello stare in compagnia, nonché dei nostri momenti di relax e riposo all’interno delle nostre case possono essere disturbati dai cosiddetti insetti volanti quali zanzare, flebotomi (conosciuti anche come pappataci), mosche, vespe e calabroni, ecc.
La presenza di questi insetti nelle città così come negli ambienti rurali, nei mesi estivi, può essere non solo fastidiosa ma particolarmente dannosa.
Oltre a poter provocare con le loro punture arrossamenti cutanei e ponfi pruriginosi e dolorosi, la cui gravità è legata alla sensibilità individuale, questi insetti possono essere potenziali vettori di importanti e gravi patologie per l’uomo e gli animali domestici, possono causare gravi contaminazioni alimentari ed in caso di massiva infestazione rappresentano un forte elemento di disturbo e di stress per tutti gli animali d’allevamento (bovini, suini, volatili, ecc.) e come tali possono essere causa di cali produttivi e danni economici.
La cura e la protezione del territorio, il mantenimento di condizioni igienico-sanitarie ottimali sono i primi strumenti di prevenzione e controllo per cercare di contenere lo sviluppo e la proliferazione di questi insetti.
Come tutti sanno le zanzare si riproducono in ambienti acquatici pertanto eliminare anche le minime raccolte di acqua stagnante (sottovasi di piante, bidoni, grondaie otturate), interrompendo il loro ciclo di sviluppo, aiuterà nella lotta alla proliferazione delle zanzare così come l’uso di zanzariere a porte e finestre aiuterà a prevenirne le punture.
Il primo strumento di lotta alle mosche è quello di mantenere l’ambiente pulito e sgombro di tutte le sostanze organiche dove le mosche trovano il proprio nutrimento ed il substrato idoneo al loro ciclo vitale (deiezioni, materiale in fermentazione o putrefazione, immondizia, ecc.).
Mantenere sotto controllo tutti quegli aspetti ambientali che contribuiscono a creare l’ambiente idoneo allo sviluppo di tali insetti (taglio vegetazione infestante, rimuovere ogni genere di rifiuto, non lasciare alimenti aperti, ecc.) riveste un ruolo di primaria importanza nella lotta a questi insetti.
Nei casi di effettiva necessità, e sempre nell’ambito di un piano di lotta integrata, l’impiego responsabile e razionale di prodotti insetticidi può aiutare al controllo del problema.
Il mercato offre un’ampia gamma di prodotti specifici per tipologia di ambiente, sia interno che esterno, sia urbano che rurale, che differiscono tra loro per principi attivi, modalità e spettro d’azione, metodi di impiego, efficacia e durata. Per tale ragione è sempre consigliabile farsi accompagnare nella scelta del prodotto più indicato alle proprie necessità da un esperto di fiducia.
Le domande alle quali questi formulati devono dare risposte adeguate sono essenzialmente quattro:

  1. Contro cosa voglio agire?” (La conoscenza del ciclo vitale dell’insetto e dell’ambiente in cui lo compie sono aspetti che condizionano fortemente la riuscita di un intervento di controllo)
  2. Dove voglio agire?” (in ambiente domestico? Peri-domestico? All’aperto? Ci sono animali e/o persone e/o circostanze particolari di cui tener conto?)
  3. Come voglio agire?” (è indicato l’impiego di un abbattente? Di un residuale? Di entrambe le caratteristiche contemporaneamente? In che forma?)
  4. Qual è allora la soluzione che a fronte di una esigenza specifica garantisce il rapporto rischio/beneficio (sicurezza/efficacia) più favorevole?”

Occorre ricordarsi che gli insetti non sono tutti uguali, che i composti ad azione insetticida non sono tutti uguali.
Come in “terapia medica”, quindi, anche nella lotta contro gli insetti non esiste un prodotto che va “bene per tutto”.
La scelta di un insetticida passa necessariamente attraverso la valutazione di semplici elementi che determinano la soluzione migliore da adottare (contro cosa, dove, come, rapporto rischio/beneficio).
Nella scelta di un insetticida, l’efficacia è un parametro che non va mai considerato disgiuntamente da un altro parametro altrettanto importante: la sicurezza d’impiego.

Per ulteriori informazioni scrivi a: vetline@formevet.it