Quando cani e gatti soffrono in silenzio

La risposta al dolore cronico nei cani e nei gatti può essere assai difficile da interpretare tanto che, a volte, neanche i proprietari più attenti si accorgono tempestivamente del dolore latente, cronico e di lunga durata che colpisce i loro animali.
I cani e ancor più i gatti, percepiscono il dolore cronico ma tendenzialmente non lo manifestano apertamente. Questa cosa ai nostri occhi potrebbe essere sinonimo di un dolore lieve, quando invece non lo è, facendoci così erroneamente concludere che il nostro pet possa rassegnarsi, sopportarlo e gestirlo da solo.
In realtà, comportandosi così, il cane, il gatto e in genere tutti gli animali, non manifestano affatto “rassegnazione”, bensì attivano un innato comportamento istintivo e di difesa che in natura tende a far passare sottotraccia uno stato di malessere che, se manifestato palesemente, comporterebbe o l’allontanamento dal branco di appartenenza o l’aggressione da parte di specie animali in competizione con la loro.
Da parte del proprietario, le regole da applicare per non cadere in questo tranello sono essenzialmente tre:
•    Accantonare l'idea che gli animali non soffrano o non soffrano tanto quanto e come l’uomo. Le vie nervose del dolore sia acuto che cronico, nel cane e nel gatto sono infatti identiche a quelle della specie umana e funzionano esattamente come le nostre.
•    Imparare a osservare i nostri pet non solo applicando criteri di similitudine con l’uomo, ma esercitando la nostra sensibilità senza mai sorvolare, ignorare o sottovalutare i segnali sospetti.
•    Confidare tempestivamente i nostri dubbi al Veterinario di fiducia.

Nel cane, i segnali da non sottovalutare e che possono costituire prove oggettive di sofferenza cronica, sono ad esempio: affaticamento, apparente pigrizia, invecchiamento precoce, riduzione della massa muscolare degli arti, alterazione del carattere o anche una semplice espressione triste e svogliata del viso e degli occhi. Ugualmente, un gatto che non fa toilette, che non salta più sui mobili, che rinuncia alle sue passeggiate in giardino o non si sposta per fare i bisogni nella lettiera, deve sempre far insospettire.

Le condizioni che più frequentemente si accompagnano a un dolore cronico, latente e persistente sono molteplici, con periodi in cui questo si manifesta con maggiore o minore intensità. Tra queste, l’osteoartrosi è, nel cane, forse la più frequente. Statisticamente, l’osteoartrosi è una condizione che riguarda infatti oltre il 20% dei cani adulti e può interessare in vario grado tutte le articolazioni.

Anche le patologie croniche del cavo orale possono essere oltremodo frequenti e sia il cane che il gatto possono soffrire di mal di denti molto più a lungo di quanto il proprietario non impieghi ad accorgersene. Possono passare diverse settimane da quando, come conseguenza ad esempio di una carie trascurata, si sviluppa un granuloma apicale alla radice di un dente o un ascesso o anche un’infezione ossea alveolare che, nei casi più gravi, può persino sfociare nella la formazione di fistole odontopatiche che solo quando si manifestano, permettono al proprietario e al Veterinario di formulare una diagnosi e di farci allora rendere conto di quanto “male” abbiano sentito i nostri animali nelle settimane precedenti.

Esistono molte altre situazioni patologiche a lunga decorrenza che si accompagnano alla presenza di dolore cronico sia nel cane che nel gatto. Tra queste, si possono citare cistiti, calcoli urinari, enterocoliti, otiti, dermatiti croniche, malattie dei dischi intervertebrali e purtroppo anche i tumori, che determinano l’insorgenza di dolore cronico negli animali così come nell’uomo e necessitano sempre di una continua ed efficace terapia che solo il Veterinario potrà decidere, prescrivere e modulare in ogni singolo caso secondo modalità e protocolli terapeutici raccomandati dall’OMS.

È sempre bene ricordare, infine, che nei nostri amatissimi animali il dolore va individuato il più precocemente possibile e di qualunque natura esso sia va sempre trattato a cura del proprio Veterinario di fiducia. Due sono le cose da evitare: che il nostro animale soffra, ma soprattutto il fai-da-te!

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