Le pulci sono insetti ematofagi e tra tutti i parassiti esterni, sono forse i più diffusi, cosmopoliti ed adattabili. Ne esistono molte specie diverse che pur preferendo ognuna il proprio ospite (specie-specifiche), nel momento in cui l’ospite specifico viene a mancare possono “ salire” su ospiti di altre specie (uomo compreso) e nutrirsi del loro sangue.
Le pulci (comprese quelli dei volatili e dell’avifauna) non sono presenti solo sugli animali, ma il loro ciclo vitale si svolge in larghissima parte nell’ambiente ove gli animali vivono. Sul totale di una popolazione infestante infatti, solo il 5% è costituito da pulci adulte. Il 95% è rappresentato invece da uova e larve che si trovano nell’ambiente e che qui compiono il loro ciclo di sviluppo alimentando così una continua presenza di pulci adulte rappresentando una costante preoccupazione ed una seria minaccia per gli animali per tutto l’anno.
Sono poche le specie di pulci degli uccelli che possono essere considerate strettamente specifiche, per cui non è difficile reperire la stessa specie di pulce su uccelli molto differenti tra loro.
Tra i volatili e l’avifauna in genere le infestazioni da pulci sono più frequenti nei galliformi e nei columbiformi, i quali possono essere parassitati da due diversi tipi di pulci , una che può parassitare comunemente entrambe le tipologie di volatili (conosciuta come “pulce del pollame”) ed una in genere più specifica dei galliformi (conosciuta come “pulce della gallina”) le cui femmine, dopo la fecondazione, affondano completamente la loro testa nella zona della cresta o dei bargigli (zone più scoperte e ben irrorate di sangue) ove fanno il pasto di sangue, causando all’animale dei noduli ben visibili ad occhio nudo, e depongono le loro uova.
I volatili allevati allo stato libero e l’avifauna tentano di risolvere questo problema autonomamente facendo frequenti bagni di terra, cenere e sabbia.
Sui conigli, invece, si possono riscontrare due tipi di pulci: una è la classica pulce che parassita anche il gatto ed il cane, mentre l’altra è una pulce specie-specifica del coniglio, che può essere responsabile della trasmissione della Mixomatosi.
Le pulci vengono introdotte nell’ambiente e in allevamento con i nuovi acquisti, con animali che rientrano dalle fiere e dalle mostre, con materiali e attrezzature infestate e con in contatto con eventuali animali selvatici.
La lotta alle pulci va impostata tramite l’adozione di medicinali che agiscano da una parte sulle pulci adulte che soggiornano sull’animale e che dall’altra interrompano lo sviluppo delle uova e delle larve di pulci nell’ambiente. Molti di essi sono di libera vendita. Ricorda sempre che qualunque sia il prodotto che si adotterà sull’animale, prima del suo impiego ne vanno lette attentamente le indicazioni, le modalità d’uso e le avvertenze dopo aver consultato anche il proprio Veterinario di fiducia.
In caso di grave infestazione tuttavia, Il controllo delle pulci, non può prescindere dall’attenzione che è necessario prestare anche all’ambiente come se questo fosse un vero e proprio paziente da curare con prodotti specifici attivi nono solo contro le pulci adulte ma anche contro le sue larve e le sue uova. Al proposito va sempre ricordato che nel caso si renda necessario l’uso di insetticidi ambientali adulticidi, larvicidi ed ovicidi, è necessario ed estremamente importante leggerne attentamente l’etichetta, le note precauzionali ivi descritte ed attenersi scrupolosamente alle modalità d’uso e di dosaggio.
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