I pidocchi sono parassiti esterni appartenenti alla classe degli insetti. In genere muoiono se non rimangono a contatto con il loro ospite e svolgono tutto il loro ciclo vitale su di esso: il pidocchio lontano dall’ospite, infatti, riesce a sopravvivere nell’ambiente da qualche ora a un massimo di 2-3 giorni.
I pidocchi sono in genere specie specifici. Ciò significa che di norma i pidocchi tipici di una specie non rappresentano un rischio per altre specie animali (uomo compreso). La trasmissione dell’infestazione avviene per contatto diretto (animale-animale) e solo occasionalmente per contatto indiretto (es. gabbie/attrezzature infestate-animale).
Il pidocchio specie-specifico del coniglio è un “pidocchio succhiatore” che si nutre di sangue e causa prurito intenso. Normalmente si annida sul dorso lungo la schiena, sulle pareti laterali del torace, sui fianchi e nell’area della groppa. I conigli giovani risultano più infestati rispetto agli adulti. Le infestazioni possono portare ad anemia, debolezza ed emaciazione.
I pidocchi vengono introdotti nell’ambiente e in allevamento con i nuovi acquisti, con gli animali che rientrano dalle fiere e dalle mostre, ma anche con materiali e attrezzature infestate e mediante contatto con eventuali conigli selvatici. Grande attenzione va posta anche all’ingresso di estranei in allevamento ed agli indumenti dell’allevatore, poichè possono essere veicolo di introduzione nell’ambiente di questi parassiti.
Il controllo e la cura delle infestazioni da pidocchi passa attraverso il corretto impiego di prodotti medicinali specificatamente testati contro di loro. Molti di tali prodotti sono di libera vendita. Di tali prodotti non va mai dimenticato di leggere attentamente l’etichetta - in particolare le indicazioni e le modalità d’uso - e/o di chiedere consiglio al proprio Veterinario di fiducia.