Dolore post operatorio

La ricerca al problema ha prodotto i seguenti 2 risultati:

L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce il dolore come “una sensazione soggettiva, spiacevole o anche un'esperienza emotiva dotata di un tono affettivo negativo associata a un danno tessutale potenziale o reale e, comunque, descritta in rapporto a tale danno”.
La più aggiornata e moderna algologia (la scienza medica che si occupa  di dolore in tutti i suoi aspetti) ha da tempo superato la classificazione del dolore in dolore acuto (transitorio)  o cronico (prolungato nel tempo) e seppur riconosca ancora validi alcuni criteri che definisco il dolore o somatico o viscerale a seconda di quale sia l’apparato coinvolto, a oggi distingue il dolore esclusivamente in dolore adattativo ed in dolore maladattativo.
Il dolore adattativo è il dolore che si percepisce in riposta a danni tissutali e insorge per traumi, ferite, interventi chirurgici (dolore post operatorio) ed include il dolore di origine infiammatoria. Il dolore adattativo è quindi una “fisiologica” reazione di difesa dell’organismo il cui scopo, in natura, è quello di limitare il danno che lo genera determinando atteggiamenti a protezione della parte lesionata da cui è originato. Per sua natura e funzione il dolore adattativo porta infatti l’animale ad evitare in futuro gli stimoli che lo hanno generato.
Il dolore maladattativo invece, si manifesta in conseguenza ad un assente o inadeguato trattamento del dolore adattativo. Esso allora porta ad alterazioni del funzionamento delle vie nervose centrali e periferiche che ne regolano l’insorgenza e la percezione, e spesso giunge ad essere intrattabile, non responsivo e ad essere percepito in maniera del tutto “abnorme” tanto che, col tempo, anche gli stimoli normalmente piacevoli come ad esempio una carezza, possono generare dolore. E’ questa la ragione per cui, in tali circostanze,  la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità cessa di considerare il dolore come un semplice sintomo bensì come una vera e propria patologia.
Il dolore adattativo va quindi trattato sempre ed il più precocemente possibile tramite l’adozione di programmi e protocolli terapeutici che solo il Veterinario di fiducia potrà suggerire ed adottare a seconda delle cause, dell’origine, del tipo e soprattutto del soggetto. 

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