Acari auricolari

La ricerca al problema ha prodotto i seguenti 2 risultati:

Gli acari auricolari sono parassiti esterni assai diffusi negli animali domestici, non solo randagi o che vivono "allo stato brado", ma anche in quelli che vivono in casa o in appartamento, sia soli che in comunità, in ambiente rurale o cittadino, sia cuccioli che adulti. Statisticamente affliggono con maggior frequenza i gatti e i conigli, ma anche i cani ne possono essere affetti. Il ciclo di vita del parassita, dalla nascita alla morte dello stesso, dura circa 3 settimane e si svolge interamente all'interno dell'orecchio provocando un’irritazione locale anche molto intensa che, nei casi più gravi, può aprire la strada all'aggressione da parte di germi patogeni in grado di provocare lesioni al timpano e gravi forme di otite profonda. Gli acari auricolari colpiscono prevalentemente nei primi mesi di vita, perché i cuccioli, i gattini o i coniglietti, in genere li contraggono dalla madre durante l’allattamento. La parassitosi che provocano (la otoacariasi) si trasmette dunque direttamente da animale ad animale, ma è noto che questi acari, pur sopravvivendo nell’ambiente non più 10-20 giorni al massimo, si possono trasmettere anche in modo indiretto tramite la condivisone della cuccia, di coperte, del trasportino ecc. contaminati. E' opportuno sottolineare che l'uomo non è recettivo a questa infestazione e quindi non vi è rischio di trasmissione animale-uomo. Qualora capiti di osservare che i nostri amici si grattino di continuo una o tutte due le orecchie in preda ad un incontenibile prurito o che scuotano con frequenza orecchie e testa, è opportuno consultare con sollecitudine il proprio Veterinario di fiducia il quale, eseguiti i dovuti accertamenti, stabilirà la terapia più opportuna da effettuarsi con idonei medicinali acaricidi accompagnandola, a seconda del quadro clinico, con le dovute terapie collaterali. Tra i medicinali acaricidi in commercio, molti sono di libera vendita. Prima del loro utilizzo, non va mai dimenticato di chiedere consiglio al proprio Veterinario di fiducia ed in ogni caso di leggerne attentamente l’etichetta, in particolare le indicazioni, le modalità d’uso e le avvertenze.

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